mercoledì 4 aprile 2012

Un semplice esempio di sistema

Distributore di palline
Il distributore automatico di palline può rappresentare un valido esempio (a scopo didattico) di un sistema. Il funzionamento del sistema è semplice: il cliente inserisce una moneta e il distributore eroga una pallina. Supponiamo, per semplicità, che il distributore accetti un solo tipo di moneta (oggi da ben €2).

L'input è costituito dalla moneta inserita dal cliente ovvero dalle azioni del gestore che carica il distributore di nuove palline e/o recupera le monete raccolte.

L'output è la pallina che fuoriesce, se il distributore accetta la moneta inserita, ovvero la stessa moneta quando è rifiutata (ad esempio perché di valore inferiore a quello previsto).

Lo stato interno è costituito dalla quantità di palline immagazzinate nel distributore e dal valore totale delle monete presenti nel distributore.

Si può osservare che:
  • l'input agisce sul sistema variandone lo stato (numero di palline e monete presenti all'interno del distributore - inserendo la moneta si incrementa il numero di monete e si riduce il numero di palline);
  • l'uscita dipende dallo stato corrente del sistema (se nel distributore non sono presenti palline, il cliente non otterrà in uscita la pallina richiesta) e dall'input (in modo meno diretto).
Anche in questo semplice caso, nel modellare il sistema "distributore automatico di palline" (i modelli saranno oggetto di articoli dedicati), sono state effettuate numerose (o infinite) "semplificazioni".
Una prima evidente semplificazione è relativa allo stato, che si è assunto coincidente con il numero di palline e col valore delle monete presenti all'interno del distributore. Una scelta diversa poteva, ad esempio, essere quella di definire come stato del sistema la posizione di ciascuna pallina e di ciascuna moneta (se il distributore fosse capace di gestire monete di tipo diverso - eventualmente fornendo in uscita anche il resto - lo stato sarebbe stato più articolato).

Una ulteriore scelta seplificatrice (di tipo diverso e, forse, meno evidente) è stata fatta nel definire il confine del sistema con l'ambiente. Ad esempio, il tavolino su cui è poggiato il distributore è stato considerato esterno al sistema. Sono state inoltre trascurate le sollecitazioni dovute alla forza di gravità e alla forza opporta dal tavolo di appoggio ipotizzando che si bilanciano perfettamente e in ogni istante.

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